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Lunedì 17 Giugno 2019

17062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Dopo anni in cui tutti invitavano ad “essere buoni”, negli ultimi due decenni la società ci spinge a farci valere, a non lasciarci calpestare, ed ecco allora che l’irriverenza e la risposta pronta sono diventate quasi un valore, a scapito degli effetti che possono produrre.
Signore, fa’ che le nostre parole non siano sferzanti ma lenitive, che i nostri gesti non siano di minaccia ma di cura. Aiutaci a perseguire in ogni caso la via dell’amore e a far sì che sia solo la bontà a disarmare chi ci attacca.

Domenica 16 Giugno 2019 - SANTISSIMA TRINITA' (ANNO C)

16062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

È impossibile per noi comprendere pienamente il mistero della Santissima Trinità. Veniamo a te in adorazione perché nel silenzio contemplativo dell’eucaristia cerchiamo risposta.
Donaci, Signore, di sperimentare il tuo abbraccio che ci avvolge, ci stringe, ci protegge e ci sorregge; perché sempre, o Signore, cerchiamo il tuo amore.

Sabato 15 Giugno 2019

15062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Quanto è difficile essere sinceri e autentici! Quante volte siamo talmente condizionati dal mondo da non riuscire ad essere liberi di essere noi stessi fino in fondo, condizionati fino a giurare cose che poi non riusciamo a rispettare. Gesù ci dice che non serve giurare: se siamo veramente e sempre sinceri, con noi stessi e con gli altri, non abbiamo bisogno di farlo. Sinceri anche quando la verità è scomoda e difficile.
Signore, donaci una fede grande per superare la paura di essere sinceri, anche se questa ci sembra grande e difficile da superare come una montagna.

Venerdì 14 Giugno 2019

14062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

È esigente, Gesù! Cambia la legge di Mosè e pone l’adulterio equivalente per l’uomo e per la donna. E si spinge ancora più in profondità fino a renderlo peccato nato dal pensiero. Dio ha voluto che l’uomo e la donna si amassero per tutta la vita e Gesù ci dice che vale la pena di sacrificare ogni cosa per realizzare questo progetto di Dio. Solamente con la fede possiamo cambiare radicalmente la nostra vita: anche quella di coppia.
Signore, donaci la forza di non aver paura di amare fino in fondo.

Giovedì 13 Giugno 2019, Sant’Antonio di Padova

13062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Le parole di Gesù amplificano e completano quanto rivelato nelle antiche leggi di Mosè. Con il quinto comandamento, “non uccidere”, Gesù ricomprende e condanna anche la mancanza d’amore verso il prossimo. Il perdono e la concordia con il prossimo diventano a questo punto la condizione per offrire al Padre una preghiera a lui realmente gradita.
Allontana da noi la tentazione del peccato e guidaci nel nostro cammino terreno, affinché possiamo poi godere del calore della tua grazia eterna.

Mercoledì 12 Giugno 2019

12062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Nelle parole di Matteo cogliamo la conferma che la venuta di Gesù sulla terra è il compimento della volontà del Padre, così come scritto nell’Antico Testamento. Gli insegnamenti di Gesù non sono dunque contro le leggi mosaiche, ma il loro compimento.
Con il tuo Santo Spirito aiutaci, o Signore, ad osservare i tuoi insegnamenti e fa' che ciascuno di noi sia luce per i propri fratelli, come lo furono i primi discepoli nelle loro comunità.

Martedì 11 Giugno 2019, San Barnaba

11062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Se siamo onesti e guardiamo bene in noi stessi, scopriremo con stupore che anche i nostri gesti più altruistici sono normalmente mossi da qualche tornaconto a nostro favore: così mi sentirò buono, così avranno bisogno di me e mi cercheranno ancora, così se sarò io ad avere bisogno potrò chiedere senza sentirmi in debito, così sarà apprezzato, così non resterò solo…
Eppure il bene, quando è autentico, resta tale. Aiutaci, Signore, a creare dei circoli virtuosi di bene scambiato e fa’ che possiamo anche noi riceverlo come una sorpresa, senza dovercelo procurare con affanno.

Lunedì 10 Giugno 2019, Maria Madre della Chiesa

10062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

Il dolore nel veder soffrire qualcuno che amiamo tocca una parte di noi che neppure il male direttamente subìto riesce a scalfire.
Signore, di fronte a quella disperazione che toglie la voglia di vivere ti chiediamo di aiutarci a trovare ancora qualcosa che riscaldi il nostro cuore e ci apra nuove vie di speranza che non ci facciano sentire soli.

Domenica 9 Giugno 2019 - DOMENICA DI PENTECOSTE (ANNO C)

09062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Quanto è bello, Signore, inginocchiarci davanti a te in adorazione eucaristica! Soffia su di noi il tuo spirito e donaci un animo docile perché, ricolmi del tuo fuoco d’amore, possiamo essere rinvigoriti nel servizio e nella comunione col nostro prossimo.

Sabato 8 Giugno 2019

08062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Pietro si preoccupa di Giovanni. Vorrebbe sapere quale sarà il suo destino, così come noi vorremmo sapere quale sarà il nostro. Ma non ci è concesso saperlo. Come cristiani ci è chiesto di più: dobbiamo imparare ad abbandonarci a Dio, perché possa plasmarci a sua immagine. Affidargli la nostra vita e le nostre scelte ci porterà a vivere veramente il Vangelo.
Signore, aiutaci a vedere quanto, affidandoci a te, tu riesci a costruire in noi.

Venerdì 7 Giugno 2019

07062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Per tre volte Pietro è chiamato a riaffermare la propria fede. Non è ancora riuscito a perdonarsi la colpa di avere rinnegato Gesù. Per questo non riesce più a rispondere con la totalità del suo amore, ma solo con un timido “ti voglio bene”. Alla fine è Gesù che abbassa la richiesta. Dio si abbassa al nostro livello perché ci vuole umili: solamente quando siamo consapevoli dei nostri limiti possiamo perdonare le debolezze del nostro prossimo.
Signore, aiutaci perché il nostro senso di colpa non uccida in noi la possibilità di ricominciare.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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