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Giovedì 6 Giugno 2019

06062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Nel Vangelo di oggi tutti noi cristiani siamo invitati all’unità. Ciascuno di noi è chiamato a vivere profondamente legato alla carità di Dio. Un invito a fidarci delle sue parole e credere fermamente nell’amore del Padre.
Attraverso la tua missione, Gesù, aiutaci a comprendere il mistero della Trinità, affinché anche noi possiamo gioire della comunione con il Padre.

Mercoledì 5 Giugno 2019, San Bonifacio

05062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Vivere secondo l’insegnamento di Gesù a volte vuol dire andare contro il vivere quotidiano. A chi non è mai capitato di trovarsi contro un amico al quale si è donato tutto, e di ricevere in cambio solo ingratitudine?
Queste situazioni, però, come ci racconta Giovanni, sono cose del mondo terreno, mentre il Signore ci invita a credere in lui, fonte di gioia eterna. Invochiamo il tuo Santo Spirito, o Signore, affinché ci dia forza e coraggio di seguire i tuoi insegnamenti.

Martedì 4 Giugno 2019

04062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Con la sua vita Gesù ci ha mostrato che anche il dolore, la paura e la morte possono essere affrontati e superati.
Con la forza dell’amore e della speranza sa dare, aiutaci, Signore, ad acquietare le nostre angosce e a trovare la pace necessaria ad affrontare la vita con il sorriso.

Lunedì 3 Giugno 2019, San Carlo Lwanga e compagni

03062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Arriva un tempo in cui i figli si staccano dai genitori e gli allievi dai maestri, pronti per mettere a frutto ciò che hanno imparato e mettere alla prova loro stessi.
Signore, aiutaci a vivere in serenità questo momento: accompagna chi lascia e fa’ che le paure e i rimorsi non ne blocchino il desiderio di crescita e di indipendenza; sostieni chi viene lasciato e donagli occasioni per iniziare senza paura la nuova stagione che gli si apre davanti, con la certezza di non essere solo.

Domenica 2 Giugno 2019, Ascensione del Signore

02062019Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,46-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

In adorazione eucaristica ti preghiamo, Signore, di donarci la tua benedizione.
Dacci la forza di costruire la nostra vita nella gioia per portarla dove non c’è, per invitare alla conversione, annunciare il tuo perdono e meritare la tua salvezza.

Sabato 1 Giugno 2019, San Giustino

01062019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Gesù ci chiede di pregare il Padre nel suo nome per chiedere ciò che ci dona gioia.
Quante cose chiediamo al Padre e quante volte non capiamo perché non vengono esaudite! Ma chiediamo davvero quello che ci dà “gioia piena”? Le soluzioni ai nostri problemi, spesso non sono le soluzioni di Dio. Egli conosce veramente ciò di cui abbiamo bisogno. Le nostre preghiere spesso sono sbagliate.
Aiutaci, Signore, ad orientare le nostre richieste nella giusta direzione per scoprire chi è davvero il Padre e qual è il suo progetto di felicità per noi.

Venerdì 31 maggio 2019, Visitazione della beata vergine Maria

31052019Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Al termine del mese dedicato a Maria, nel Vangelo troviamo l'incontro bellissimo fra le due cugine. Giovanni Battista che riconosce il Messia dal grembo e scalcia; Elisabetta, anziana donna che vede realizzato il suo sogno di maternità, fa i complimenti alla giovane Maria. Entrambe si riconoscono nella grandezza del dono che Dio ha fatto loro e Maria trova le parole solamente per lodarlo.
Signore, ti chiediamo di riuscire a ritrovare nelle parole di Maria il tuo «sì» per la salvezza dell’umanità.

Giovedì 30 Maggio 2019

30052019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

E’ normale, per la natura umana, che la privazione della presenza di una persona cara susciti un sentimento di tristezza ed afflizione. Così accadde anche ai discepoli, nonostante fossero stati per pochi anni con Gesù quando era in vita e per poco tempo senza di lui dopo la sua morte. Grande fu però in loro la gioia quando lo videro risorto: non ha infatti importanza la durata temporale del “poco”. Ciò che ognuno di noi può cogliere è che Gesù mantiene sempre le sue promesse: la nostra afflizione si trasformerà in gioia e felicità eterna.
O Signore, aiutaci nei momenti di tristezza ed angoscia; giunga a te la nostra preghiera e, liberati dal peccato, fa’ che possiamo ammirare la tua bellezza.

Mercoledì 29 Maggio 2019

29052019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Lo Spirito Santo è ritenuto un’entità sovrannaturale, ma in realtà è il maestro interiore che ci fa comprendere realmente Gesù e ci guida alla scoperta profonda di tutta la verità.
Molte volte fatichiamo a comprendere e interpretare i tuoi insegnamenti, o Signore; illuminaci con il tuo Santo Spirito e anche noi saremo luce per i nostri fratelli.

Martedì 28 Maggio 2019

28052019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Il vuoto lasciato da un familiare, un amico o un collega che per qualsiasi motivo ci lascia, appare inizialmente come incolmabile. Le nostre abitudini cambiano, le nostre certezze vengono meno e quella che prima era la nostra àncora di salvezza ci è tolta bruscamente. Eppure, con il tempo, a partire da quel vuoto avremo la possibilità di intessere nuove relazioni che aiuteranno la nostra ferita a guarire.
Signore, aiutaci a non soccombere al dolore ma a trovare in noi la forza per ricostruirci.

Lunedì 27 Maggio 2019

27052019Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

A volte abbiamo paura di chi ci conosce a fondo: temiamo che possa capire anche ciò che non diciamo, soprattutto ciò che non vogliamo dire. Conservare una propria intimità è importante per ciascuno, perché non è bello essere scoperti contro voglia nelle nostre povertà.
Signore, aiutaci a rispettare il privato delle persone che amiamo e ad attendere che siano loro a condividere con noi ciò che desiderano.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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