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Domenica 3 Dicembre 2017 - I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

03122017Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,33-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Sabato 2 Dicembre 2017

02122017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

A pensarci bene è proprio un controsenso: il nostro cuore, fatto per darci vita, a volte diventa così pesante da togliercela. Si riempie piano piano di piccoli sassolini che inizialmente pensiamo di aver tolto una volta risolte certe situazioni, ma che invece restano lì e un giorno si fanno sentire tutti insieme con tutto il loro peso: ciascuno di essi è divenuto un macigno.
Signore, aiutaci a vedere le occasioni che ci permetterebbero davvero di alleggerirci: donaci amici fidati e la capacità di tenerceli vicini, affetti fedeli e presenti, momenti di svago, di vacanza, di festa. Togli da noi il senso di colpa per non aver fatto abbastanza e fa' che impariamo ogni tanto a fermarci per assaporare ciò che di bello incontriamo sul nostro cammino.

Venerdì 1 Dicembre 2017

01122017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

La vita è come un albero, ha le proprie stagioni, momenti in cui produce frutti e momenti in cui si spoglia, ma a differenza della vita lui rimarrà e dopo l’inverno rigermoglierà fino a quando qualcuno non lo taglierà. Anche noi nel nostro piccolo possiamo lasciare un segno, un frutto per il nostro prossimo per trasmettere qualcosa. Signore aiutaci a germogliare e produrre frutti, in ogni momento/stagione della nostra vita, per apprezzare la vita che scorre.

Giovedì 30 Novembre 2017, Sant’Andrea

30112017Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».

Signore, tu davvero sei il padre di tutti. Tu per primo, vivo da sempre in tutte le tradizioni, ci insegni che non siamo così lontani gli uni dagli altri neanche quando l'aspetto o le abitudini ci differenziano.
Avere un solo parroco da dividere con un'altra comunità è stato un evento che nessuno di noi avrebbe desiderato e che ancora oggi ci mette spesso in difficoltà; ti chiediamo, con fiducia, di guidarci a far fiorire questa situazione, a farla diventare occasione per ampliare le nostre amicizie, per guardare agli altri con più comprensione, per valutare se qualche aspetto di noi può essere modificato e migliorato, per imparare a condividere non più con fatica, ma con gioia.

Mercoledì 29 Novembre 2017

29112017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Questo Vangelo contiene parole infelici, negative….. predicono la persecuzione di tutti coloro che seguiranno l’insegnamento di Gesù. Seguire la propria fede e il proprio “credo” non deve essere causa di allontanamento e di pregiudizio, ma un motivo di aggregazione e di confronto perché si impara sempre qualcosa dagli altri! Signore aiutaci ad andare in profondità quando vogliano conoscere una persona, senza che i pregiudizi ci fermino.

Martedì 28 Novembre 2017

28112017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Alcuni eventi riescono a demolire la nostra vita. Tra i peggiori vi sono quelli che agli occhi degli altri sono lievi mentre noi li percepiamo come insormontabili e insopportabili. In questi casi ci sentiamo particolarmente persi, perché ci sembra di dover tacere la nostra difficoltà per non sembrare eccessivamente deboli o lamentosi, ma di fatto il problema c'è e avremmo un grande desiderio di essere aiutati o almeno di trovare comprensione.
Signore, donaci la tua forza: aiutaci a non soccombere di fronte allo sconforto e a non provare vergogna per il nostro essere divenuti bisognosi.

Lunedì 27 Novembre 2017

27112017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Sono i piccoli gesti a rendere grandi le persone. Le azioni che compiamo di nascosto, lontano dagli occhi e dalle orecchie di tutti che ci gratificano. Ma non per tutti è così. Alcuni devono “mettersi in mostra” e compiere aioni solo per soddisfare, in apparenza, il proprio ego. In realtà ci soddisfano solo le azioni, grandi o piccole, che siamo convinti di fare, senza che nessuno ci imponga nulla. Signore, con la tua dolcezza e delicatezza aiutaci a compiere tutte le azioni quotidiane senza perdere la speranza he qualcosa di migliore verrà.

Domenica 26 Novembre 2017 - XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

26112017Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Sabato 25 Novembre 2017

25112017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Dio è di tutti. La risurrezione che Gesù ci insegna appartiene a tutti noi che siamo figli di Dio. La vita che condurremo una volta che saremo risorti non è la continuazione di quella terrena, ma è nuova, diversa, tutta da scoprire. Portiamo il nostro pensiero a riflettere su questo aspetto e preghiamo perché la vita terrena sia più felice e gioiosa possibile.

Venerdì 24 Novembre 2017

24112017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Perdonaci, Signore, per quando travisiamo le tue parole. Aiutaci a far sì che il nostro agire sia sempre mosso da sincera bontà: in questo modo anche se sbaglieremo avremo ancora in noi un germoglio di bontà da cui ripartire.

Giovedì 23 Novembre 2017

23112017
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Gesù contempla la città di Gerusalemme e piange, pensa al giorno in cui entrerà a Gerusalemme e cosa comporti per lui questa azione. E si rattrista, usa parole forti, di minaccia. Nonostante sappia cosa accadrà in quel luogo vi entra lo stesso per salvarci e portare la pace. Il modo in cui viene descritto, semplice e umile, conferma la sua venuta pacifica

Gesù, aiutaci ad apprezzare la tua scelta di morire per salvarci; aiutaci a non nascondere i nostri momenti di debolezza e dacci la forza di chiedere aiuto nel momento del bisogno.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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