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Domenica scorsa, 27 novembre 2016, inizio dell’avvento, tempo d’attesa e preghiera per l’arrivo di Gesù, i bambini del gruppo Cafarnao hanno ricevuto i tre simboli della prima consegna del percorso che tra qualche anno li condurrà a ricevere i sacramenti: Il libro della preghiera li aiuterà a muovere i primi passi in questa direzione, per far sì che piano piano il pregare diventi un modo di vivere. L’icona raffigura il punto fermo di tutti i cristiani, il perno attorno a cui tutto ruota, e che ci insegna il vero valore della vita, Gesù. Il tappetino rappresenta quello spazio che ognuno di loro dovrebbe avere nella propria cameretta e dedicato a quel momento di dialogo con Gesù.
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L’avvento, con il suo colore viola, né caldo né freddo, ci mette in un clima intermedio, di attesa: «ci sono, ma aspetto qualcosa di più» è il grido della speranza e il colore del sogno, tra il “già” e il “non ancora”!
Nelle nostre parrocchie vivremo l’avvento costruendo il “presepe nelle macerie”, raccogliendo fondi per i nostri amici terremotati, iniziando a vivere la messa con i giovani ogni domenica alle ore 19.00 presso la chiesa di Mandria. Sono segni molto belli. Come bello è stato il momento di incontro vissuto dai Consigli pastorali domenica 20 novembre: ci siamo, tra il “già” e il “non ancora”, cioè abbiamo spazio per attendere e desiderare.
Un altro sogno è quello che la Chiesa rifiorisca dalla fede dei laici e delle famiglie, con il nascere all’interno delle parrocchie di tante piccole comunità di base. Eccone un primo segno: desideriamo, aspettiamo che sia il primo di altri.
Scegliere che la vita sia preghiera e che la preghiera sia vita
Noi famiglie Fanzago e De Spirito abbiamo deciso di credere che questa sia ancora oggi l’unica via che porta alla Vita. Questa è la Parola che ci è stata annunciata e sulla quale abbiamo deciso di camminare insieme:
Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (At 2, 42-47)
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