Molti sono preoccupati e si chiedono: «Cosa sarà?» Qualcuno ha già superato la preoccupazione in favore di una previsione grigia del tipo: «Non sarà più come prima»; altri con sguardo più sereno: «Sarà un’occasione per cambiare, il cambiamento mi piace». Gli esiti differenti dipendono dal colore e dalle esperienze della vita di ciascuno. Ma che ne sarà delle nostre parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana (due polmoni) e dell’OIC (terzo polmone)? Con il vescovo Claudio e i Consigli Pastorali ci siamo confrontati su questi temi e possiamo mettere giù due binari.
Il primo. Non è intenzione di nessuno accorpare le parrocchie e le attività. Anzi, ogni comunità, dipendendo dal grado di responsabilità e di partecipazione attiva dei singoli, dovrà mantenere i propri percorsi e le proprie attività (catechesi, itinerari per giovani, liturgie ecc).
Il secondo. Poiché di binari si tratta, per viaggiare siamo chiamati a porci in sintonia, ad incontrarci soprattutto tra operatori pastorali, a condividere e a confrontarci e, perché no, ad aiutarci; in questo senso non sarà più possibile fare come prima, ma questa è pure la novità: si respira a due polmoni proprio attingendo alla ricchezza della comunità vicina e talvolta aspettando i tempi della stessa.
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Ricchezza e povertà sono sempre state due categorie che hanno segnato la storia di tutti i tempi e di tutti i luoghi.
Il ricco e il povero oltre a indicare classi sociali sono anche percezioni psicologiche: «mi sento ricco», «mi sento povero», con tutte le oscillazioni e gli spostamenti del caso: «sto diventando più ricco», «sono diventato più povero». Non si tratta, poi, della sola ricchezza materiale, ovvero delle cose che possiedo: esistono anche una ricchezza umana, data dalle qualità, e il suo contrario, ovvero dal percepirsi poveri di doni e di caratteristiche, che porta a non piacersi e a non apprezzarsi a sufficienza. Possiamo allargare il nostro discorso anche alla ricchezza della fede e delle esperienze umane che ciascuno di noi può fare.
È indubbio, poi, che se si pensa ai paesi in guerra o a quelli con un grado di sviluppo inferiore, povertà e ricchezza sono ancora categorie molto attuali, anche se come si è detto, non è la sola ricchezza materiale a rendere felice l’uomo. In effetti felicità e tristezza sono altre due categorie che vanno di pari passo a ricchezza e povertà. C’è poi una ricchezza ricevuta come dono, tutto ciò che mi accade nella vita senza che m’impegni, e la ricchezza conquistata, invece, con la mia buona volontà. Il vangelo di questa domenica (cf. Luca 16,19-31) presenta il ricco Epulone che ostenta i suoi beni e, proprio perché ricco, non si accorge - è divenuto indifferente - delle necessità del povero Lazzaro, al quale sarebbero bastate le briciole della sua mensa. Prospettive differenti della vita.
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