Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana   PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech

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Giornata della Vita Consacrata

consacrataCari amici, fratelli e sorelle, «la vita consacrata è un dono prezioso per la Chiesa e per il mondo», ecco perché oggi, noi, vostre sorelle consacrate Missionarie della Redenzione e suore comboniane presenti nelle vostre comunità parrocchiali, siamo liete di invitarvi ad innalzare un inno di lode e di ringraziamento alla Santissima Trinità insieme a noi per il dono che ci ha fatto.

Pregate anche per noi perché non tratteniamo mai solo per noi stesse, neanche per un instante, questo dono cosi grande, e lo condividiamo con gioia portando Cristo in ogni angolo di queste nostre amate comunità fino ai confini della terra.
«La ferma certezza di essere amati da Dio è al centro della vocazione di chi sceglie di entrare in una comunità di vita religiosa: questa certezza permette di “essere per gli altri un segno tangibile della presenza del Regno di Dio, un anticipo delle gioie eterne del cielo”» dice papa Francesco.

Ecco perché, cari amici, in occasione di questa grande festa, abbiamo voluto condividere con voi la nostra gratitudine a Dio, Sorgente di ogni vocazione.

Un grazie sincero va anche al nostro caro parroco che ha voluto la nostra presenza nelle comunità a lui affidate. Siamo state accolte con un caloroso benvenuto primariamente da lui e poi da tutti voi, fratelli e sorelle carissimi di tutte e due le parrocchie. Grazie davvero. Grazie perché ci siete. La nostra vocazione non ci sarebbe se non ci foste voi. La nostra vocazione è un dono d’Amore ricevuto da Dio e ridonato ai fratelli e sorelle che siete voi. Grazie perché ci avete amate e ci avete aiutato ad inserirci nella nuova realtà.

Sappiamo però che per imparare cose nuove ci vuole tanta pazienza, come un bambino che comincia a muovere i primi passi. È sempre una sfida per noi consacrate, e non solo, riuscire a camminare di pari passo con popoli dalla cultura diversa alla nostra, in mezzo ai quali il Signore ci invia secondo la sua volontà. È difficile, però non impossibile. Piano piano stiamo abituandoci a camminare con voi, collaborando nei vari servizi delle due comunità, ma è ancora troppo poco; abbiamo bisogno e avremo sempre bisogno di voi, del vostro aiuto e della vostra collaborazione.

Da parte nostra, vi amiamo e preghiamo sempre per voi. appena abbiamo avuto notizia di questa nuova missione in mezzo a voi, l’abbiamo accolta nei nostri cuori e nella preghiera.
Siamo partite e arrivate in mezzo a voi cariche di entusiasmo e di gioia, curiose di conoscervi e desiderose di farci co-noscere; siamo partite con un cuore pronto a donarci e a fare del bene per quanto ci è possibile come, pure e soprattutto, a ricevere da voi la ricchezza della vostra vita di fede.
Siamo contente della nostra missione in mezzo a voi e felici di raccontarvela perché, come scrive papa Francesco, in virtù del suo battesimo «ciascun battezzato è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni» (EG 120).

Dunque, come san Paolo, cari amici, diciamo insieme: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!»

Le suore missionarie

VENERDÌ 8 FEBBRAIO dalle 21.00 alle 22.00
nella chiesa dell’OIC
VEGLIA DI PREGHIERA PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
Al termine adorazione eucaristica fino alle 24.00

Dai la Tua Adesione - Visita e Benedizione alle Famiglie 2019

bencas2019La visita alle famiglie è sempre un gesto fondamentale per la vita della comunità cristiana: attraverso di essa si espri-me concretamente, e non solo a parole, quella che papa Francesco definisce la “Chiesa in uscita”, ma che già Paolo VI identificava come l’essenza della Chiesa stessa, ovvero la missione.

In effetti Gesù non aveva un patronato e neppure la chie-sa: i suoi incontri avvenivano per le strade e nelle case.

Poter entrare ed essere accolti in famiglia è un grande do-no, che fa bene prima di tutto ai missionari. Chi suona il campanello deve fare un lavorio interiore che sposta il soggetto dall’io al tu, deve vincere le personali resi-stenze e titubanze, deve concentrarsi solo su chi apre la porta di casa prestandogli attenzione per cercare di cogliere nei suoi gesti e nelle sue poche parole la sorpresa ma anche il desiderio di incontrarmi.

Ma perché o per chi si fa tutto questo? Per portare la pace di Dio. Certo, qualcuno potrebbe dire che, se non andiamo noi, Dio la pace la porta lo stesso (il che è vero), ma la differenza è la medesima che passa tra il ricevere un biglietto di auguri e ricevere invece la persona che mi manda o porta quegli auguri. Ricordia-mo che la Chiesa è davvero il corpo di Cristo: le sue mani, i suoi piedi la sua persona.

Avremo anche momenti di formazione per preparaci: il primo sarà martedì 22 gennaio alle ore 21.00.
Chi desidera rendersi disponibile compili il modulo sottostante e lo metta nella buca delle lettere della canonica, oppure lo invii Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

DESIDERO RENDERMI DISPONIBILE PER LA VISITA ALLE FAMIGLIE

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E-mail ____________________________________________________________________

Raccontano che un'Angelo ...

angeloIn un sabato di Avvento Marco, Matteo e Nicola (nomi di fantasia) sono di buon’ora a montare le luci dell’albero di Natale nella piaz-zetta adiacente la chiesa, dopo che la settimana prima avevano cercato, rincorso e montato la struttura dispersa in ogni angolo della parrocchia.

Montano i due tubi di luci uno di seguito all’altro attorno all’intelaiatura, verificano che siano funzionanti, un po’ alla volta salgono dal basso verso l’alto fin quasi ad arrivare alla cima dell’albero, alla stella, ma all’improvviso le luci della fila superiore, peraltro un po’ vecchie e forse usurate, smettono di funzionare. Poco male, hanno una riserva. Dovrebbe servire a qualcos’altro, ma tant’è. La fatica raddoppia, visto anche il freddo della giornata, ma in fin dei conti è l’albero di Natale!
Ore 12.30: albero perfettamente funzionante. Missione compiuta!

Nel pomeriggio, incontro della Comunità dei ragazzi, lavoretti di Natale con loro e i nonni in patronato; giunto il buio si accende davanti a tutti il favoloso albero, ma… è solo un alberello di luci fluttuanti nel buio! Nella parte inferiore, per una buona metà, è infatti spento!

Bisogna subito correre ai ripari e andare a comprare delle luci nuove; Marco e Rossella partono alla ricerca: una porta… due porte… quanti soldi, accipicchia! Tornano sconsolati da Roberta pensando a cosa fare per risolvere il problema: così l’albero è veramente triste. Si decide di fare uno sforzo economico (ma non ditelo a Franco, il tesoriere) e acquistare i 40 metri di luci mancanti.

Il povero Marco l’indomani si reca al negozio per acquistare il tutto. Le sceglie, le ha in mano e sta andando alla cassa quando il telefono suona: è arrivato un angelo di nome Davide con una fila di 50 metri di luci, perfette per sistemare l’albero!
Perché gli angeli non sono solo in cielo…. Ci sono anche e soprattutto intorno a noi e magari aspettano solo che ce ne accorgiamo e ci rivolgiamo a loro.

Tutti i nomi di questa storiella sono di fantasia, ma potrebbero essere i nomi di ciascuno di noi: cerchiamo di scoprire quali sono i veri angeli che abbiamo intorno a noi quotidianamente.

#giovani #madrid #preghiera

giomad2019Il pellegrinaggio che abbiamo compiuto tra gli ultimi giorni del 2018 e i primi del 2019 nella meravigliosa città di Madrid ci ha fatto assaporare una fede dal gusto quasi del tutto nuovo.

Secondo Elena: «I pellegrinaggi servono a capire se stessi e farsi nuove amicizie», ed è proprio quello che è accaduto. «È stata una bella opportunità per incontrare nuove persone provenienti da tutta Europa» racconta Elisa B. I momenti di condivisione tra diverse nazionalità «sono stati interessanti e un po’ mi hanno fatto crescere. Ognuno poteva parlare liberamente senza avere paura di essere giudicato» come dice Giorgia.

Se è vero che «grazie alle amicizie ci si può avvicinare a Dio» (Marina), è stato verificato anche il contrario. Infatti Andrea dice: «Recitare ogni preghiera in diverse lingue ci ha fatti sentire uniti nonostante non ci conoscessimo» ed «è stata una bella sorpresa scoprire che lì, tra i tanti giovani presenti, vi fossero non soltanto cattolici ma anche protestanti o “confusi” il cui credo o i cui dubbi venivano ugualmente accolti e rispettati», fa notare Claudia.

Un altro momento in cui Dio ci ha fatto sentire un corpo solo con lui è stato quando, alla fine della preghiera serale, posavamo la fronte sulla croce di Taizé: «Nonostante migliaia di altri giovani prima e dopo di me lo facessero, percepivo solo la presenza di Dio, quasi palpabile in quel legno», testimonia Elisa S.

Infine, questo spirito di unità è stato gustato nella «semplicità di ogni gesto. Da un canto a un pasto consumato in compagnia, dalla preghiera mattutina alla condivisione, con consapevolezza di essere tutti lì con uno scopo comune», racconta Paola.

Fatti di Pace

cma2019Come un treno in partenza, lentamente e rumorosa-mente, anche l’attività del Centro Mondo Amico è ripresa.
C’è chi ha già lasciato il Centro per altra sistemazione, chi è arrivato da poco; attualmente ci sono tre mam-me e quattro bambini.

La casa è piena di vita non solo grazie alle ospiti ma anche grazie a chi frequenta il corso di italiano, il corso di maglia del lunedì oppure per chi entra per un saluto o per un’occhiata al negozio Vintage.

Significativo e emozionante è stato il giro sul trenino della chiara stella: tutti, gente del quartiere e ospiti del Centro, a cantare insieme... Jingle bells risuonava in quattro lingue diverse! Che sia questo lo Spirito del Natale?

marciapace2019La giornata del 27 gennaio nella nostra città sarà interamente dedicata alla pace.

In mattinata, dalle 10.00 alle 12.30, saranno organizzati due laboratori-convegni:

  • La diversità nella semplicità di un Santo “uomo”, a cura dell’Ordine francescano secolare, nel patronato della parrocchia di Sant’Antonino;
  • Giovani per la pace: cambiare il mondo a partire dai poveri, a cura della Comunità di Sant’Egidio, nel patronato del Buon Pastore.

Nel pomeriggio, invece, lungo le strade del quartiere Arcella si snoderà la Marcia per la pace, che partirà alle 14.00 dal piazzale della stazione per arrivare allo stadio Colbachini. Lungo il percorso saranno allestiti punti con animazioni e testimonianze.
Alle ore 17.00 si concluderà l’iniziativa con la messa celebrata dal vescovo Claudio nella chiesa di San Carlo.

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Leggi o Scarica L'ARCA di questa settimana, il nuovo bollettino parrocchiale delle comunità di Voltabrusegana - Mandria, e VOLTABOOK il notiziario periodico sull'attivita dei vari gruppi parrocchiali di Voltabrusegana.


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Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

redazione@voltabrusegana.it

A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

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