L'inizio dell'apertura
Il minuto popolo degli Ebrei riceve dal potente Faraone, dopo estenuanti trattative e a seguito degli interventi forti di Dio, il permesso di partire per vivere la propria libertà (cf. Esodo 13, 17). Sembra realizzata la conquista della vita, l’inizio di una dignità, la fine, dopo lungo tempo, del dover essere sottomessi a poteri ingabbianti.
Gli Ebrei sono un popolo povero, fino a ieri erano schiavi, non hanno mezzi, probabilmente sono anche affaticati dalle poche cure che hanno potuto riservare al loro fisico, provati; camminano in modo semplice, sobrio, forse anche lento.
Gli Egiziani sono ancora un popolo potente e forte, attrezzati, hanno un esercito con cavalli e cavalieri, si spostano velocemente; non hanno Dio dalla loro parte.
Il popolo degli Ebrei ha appena iniziato a camminare nella libertà, sta assaporando il gusto di un’esperienza dimenticata da centinaia di anni: come un bambino, il popolo di Dio sta muovendo i primi passi in una condizione esistenziale che aveva totalmente dimenticato: cosa significa essere un popolo libero? Cosa vuol dire avere la possibilità di costruirsi una storia?